La città di Napoli è strettamente legata al Vesuvio, il maestoso vulcano che domina il panorama urbano. Tuttavia, l’intero Golfo di Napoli si caratterizza per essere un’area vulcanica particolarmente attiva e ricca di fenomeni geologici particolari. Una delle zone più interessate all’attività vulcanica è quella dei Campi Flegrei, situati a ovest di Napoli. Questa area include i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Giugliano in Campania e Quarto. Scopriamo insieme cosa vedere ai Campi Flegrei e quali sono i luoghi imperdibili di questa zona.
Cosa vedere ai Campi Flegrei: i luoghi imperdibili:
La denominazione “Campi Flegrei” deriva dal greco e significa letteralmente “campi ardenti”. La fama di questo luogo è millenaria. D’altronde, i Campi Flegrei sono un campo vulcanico in attività da più di 80.000 anni. Le fumarole e le sorgenti termali hanno attirato le popolazioni antiche, che vi hanno costruito terme, imponenti palazzi per la nobiltà, e non solo. In questo luogo sono state ambientate anche miti antichissimi e molte leggende tenebrose, come nel caso della Solfatara di Pozzuoli. Il carattere geologico di questa zona aveva caratteri “infernali”, per cui i Campi Flegrei erano considerati una zona liminare tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Oggi visitare i Campi Flegrei ci permette di scoprire molto sulla natura e la storia della Campania.
Il Castello Aragonese di Baia, frazione di Bacoli, è stato edificato nel 1495. Si trova in un luogo importantissimo dal punto di vista strategico. Da qui, infatti, la fortezza proteggeva l’intero golfo di Pozzuoli, risultando inespugnabile. Era stata costruita sulla parte alta della depressione legata ai vulcani “Fondi di Baia”. Dalla sua terrazza è possibile ammirare tutti i Campi Flegrei. Nel corso degli anni il maniero è stato adibito a diversi usi: è stato un carcere militare, un orfanotrofio, un rifugio per gli sfollati del terremoto del 1980. Nel corso degli anni ha subito molte modifiche e gli interni originali sono andati persi. Oggi il Castello Aragonese di Baia ospita il ricco Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
Le profondità del mare dei Campi Flegrei custodiscono un’antica città sommersa, prospera e ricca di tesori archeologici. La struttura della Città Sommersa è ancora perfettamente visibile. Qui molti oggetti di uso quotidiano come vasi e stoviglie mantengono il loro posto originario, ma al di sotto dell’acqua. Nel corso dei secoli, la città sommersa è stata depredata di molte delle sue ricchezze, tuttavia resta ancora un luogo ricco di tesori inestimabili. È possibile visitarla grazie a un’apposita imbarcazione dal fondo trasparente. In alternativa, i sub più esperti potranno immergersi nuotare tra le antichità della Città Sommersa.
Nei Campi Flegrei è possibile ammirare anche il complesso delle Cento Camerelle, un’antica costruzione romana unica nel suo genere. Si tratta, infatti, di un intricato intreccio di cunicoli scavati nel tufo. Un tempo questo luogo era noto anche con il nome di “Prigioni di Nerone”, proprio per la sua natura labirintica. Tuttavia, secondo gli archeologici questi cunicoli sarebbero parte del complesso delle ville patrizie che sorgevano a Baia. Fanno parte di questo complesso anche le opere della Piscina Mirabilis, una vasca sotterranea sormontata da imponenti navate, che serviva da cisterna d’acqua potabile. Con la sua lunghezza di 72 metri, l’altezza di 15 metri e la capacità di 12.600 metri cubi, la Piscina Mirabilis è la più grande cisterna romana mai scoperta.
I Campi Flegrei sono ben collegati a Napoli attraverso la ferrovia “Cumana”. Il tempo di percorrenza in treno è di poco più di 30 minuti. Uno dei modi più rapidi per raggiungere la fascia costiera dei Monti Flegrei è quello di utilizzare un traghetto, arrivando al porto di Pozzuoli. Usa il comparatore TraghettiPer e scopri subito tutti i traghetti disponibili!
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